PER IL LIBRO MEMORIA CARA

Memoria cara di Sebastiano Saglimbeni è un’agile opera comprendente dieci prose con, in alcune, inserite citazioni di versi dell’autore e di altri.sebastiano-ritratto

Le prose sono state composte dal 2000 al 2016. L’editrice veronese Scripta, gestita da Enzo Righetti, divulga fra breve con un’illustrazione, sulla prima di copertina, di Ernesto Treccani, questa fatica per la circostanza del novantunesimo anno compiuto di recente dall’autore. In Memora cara si legge, fra l’altro, il medesimo autore che per tutto l’arco della sua esistenza di docente ha prediletto e pure curato la conoscenza dei Classici greci e latini, nonché quella dei nostri Italiani, grandi e minori.  Nelle prose, la memoria di Saglimbeni, che è tanto cara e va sempre curata, fa rivivere genti con le loro storie che non sono solo quelle della comunità siciliana Limina, ma di ovunque; genti offese e resistenti al sopruso dei potenti di sempre.

contadiniArmoniose, soprattutto, due prose che rievocano la campagna con la terra lavorata sfamante, con i suoi prodotti, i poveri lavoratori. E quindi il valore della civiltà contadina pura e dai canti in dialetto liminese composti oralmente, in maggior parte, da analfabeti strumentali e raccolti e trascritti da dialettologi.

Saglimbeni accosta a questi canti la traduzione nella nostra lingua.

Particolareggiata la memoria dei suoi compagni ed amici scomparsi. Sono l’etnologo Giuseppe Cavarra e l’americanista Sebastiano Calabrò.

CONCETTO 2000 Valgimigli Gejmonat SaglimbeniNon meno particolareggiata la memoria del giudice onorario, bibliofilo, Matteo Steri, del latinista Mario Geymonat, del medico Giorgio Valgimigli, padre del grande grecista Manara, e di Osvaldo Bossi.

Il libro di 116 pagine si completa con una più intensa descrizione e con il titolo “Versi come alimento”. E i versi qui sono quelli di Omero, di Virgilio che disdegnava la guerra, di Parini, che sferzava l’aristocrazia del Settecento milanese, e di altri poeti del nostro tempo, come il neogreco Ghiannis Ritsos e l’andaluso Garcìa Lorca. I poeti…. Perché da questi si deve derivare la magistrale forza del verbo.

Il libro, di cui ha voluto la pubblicazione il poeta e politico veronese Giorgio Gabanizza, si aggiungerà ai diversi libri di Saglimbeni che hanno divulgato nel passato editori come Guanda, Newton Compton e Melvin di Caracas.