Recensione a “Memoria Cara” il nuovo libro del Poeta Sebastiano Saglimbeni

di Franco Casati scrittore

sebastiano-ritrattoSebastiano Saglimbeni, poeta, scrittore, traduttore dei classici latini, editore, siciliano novantenne trapiantato a Verona da mezzo secolo, ha dato alle stampe un nuovo libro ‘Memoria Cara’, Scripta Edizioni, a riprova della sua inesauribile vena letteraria, di un’attività concettuale e creativa che lo accompagna da una lunga vita, con una produzione di testi in poesia e in prosa a cavallo fra i due secoli, e con un’attività di editore che ha saputo avanzare proposte di lettura di significativo spessore fra l’antico e il nuovo.

  sebastiano_Presidente di una maturità per ragionieri a Legnago 1978

Già il titolo di questa sua ultima fatica letteraria ‘Memoria Cara’ ne rivela sommariamente il contenuto, trattandosi appunto di una raccolta di testi descrittivi di esperienze autobiografiche, ordinate per nuclei tematici in successione temporale. Si dice che la memoria del passato sia sempre selettiva, conservandone le esperienze positive, e che agisca come una lente deformante che rende piacevole al ricordo anche ciò che nella realtà del vissuto non lo è stato. L’attributo di ‘cara’ riferito alla memoria, nel titolo di questo libro, ne è una conferma.

Tono Zancanaro San Gregorio di Capo D'Orlando
Tono Zancanaro San Gregorio di Capo D’Orlando

A legare fra loro questi brevi testi memoriali (di cui lascio al lettore la scoperta e l’esplorazione, ma che vanno dalla valorizzazione materiale e simbolica della casa, al vissuto nei luoghi natali, al contatto con una natura primitiva e vivificante, al ricordo del padre grande invalido di guerra, delle sorelle, alla grama vita dei contadini e al loro riscatto sociale, alle prime esperienze scolastiche e culturali, ai rapporti interpersonali con amici e personalità della cultura, al suo percorso poetico segnato da incontri con grandi autori del Novecento, ai rapporti con personaggi della società e della cultura da immigrato al Nord, e altro ancora) è un clima generale di ispirazione quasi crepuscolare, dettato dal rimpianto e dalla dolcezza dei ricordi, anche se reso con una concretezza di partecipazione ancora vitale e assai vivace.

Ma l’età non perdona, e di ciò Sebastiano Saglimbeni è ben consapevole, con l’appello esplicito e reiterato che rivolge, nel corso dei testi, alla ‘suavis domina’, alla morte, come esito fatale di questo suo lungo percorso di vita, operoso e fruttuoso.

sebastiano_intervista a Ludovico Geymonat in casa sua
Sebastiano Saglimbeni in casa di Ludovico Geymonat mentre lo intervista

   Questo libro rappresenta la significativa testimonianza di uno fra i tanti intellettuali del secondo Novecento che hanno nutrito il fervido terreno di questo felice periodo culturale, e nel caso del nostro autore partendo proprio da quella cultura siciliana (magari di uomini trapiantati al Nord) della quale egli ravvisa come uno fra i maggiori esempi Elio Vittorini, come scrittore e come testimone della storia.

   Un’ultima annotazione, per concludere, riguardo alla scrittura di ‘Memoria Cara’. La prosa, efficace e assai descrittiva, procede con quella dolcezza ed eleganza musicale che ha sempre caratterizzato la poesia del nostro, sia nelle sue opere che nelle traduzioni dai classici.